I nterviste —— Zhang Jianguo

  I: Presentati, parlami di te, (nome, età, cosa fa nella vita…) 

Z: Il mio nome è Zhang Jianguo, ho 62 anni, non svolgo un lavoro in particolare ma ho degli appartamenti qui a Perugia che affitto a studenti. 

I: Parlami della città in cui sei nato\ cresciuto. 

Z: Shaanxi, nella provincia di Xi’an, Cina. 

I: Che rapporto hai\cosa pensi della città di Perugia? 

Z: Penso che Perugia sia abbastanza adatta a un uomo anziano come me che ama lo sport, camminare è molto simile a scalare una montagna, l’aria è molto buona e ogni mattina, quando mi alzo per andare a correre, posso incontrare molti italiani che fanno una passeggiata al mattino. 

I: Credi che la città di Perugia sia inclusiva o valorizzi l’identità di ciascun cittadino? 

Z: Penso che sia tollerante, ogni volta che passeggio nel centro storico incontro persone di tutte le nazionalità e turisti di diversi Paesi! 

I: In che modo secondo te la città di Perugia potrebbe essere più inclusiva nei confronti dei suoi cittadini? 

Z: Non è molto accogliente per gli anziani che non possono muoversi facilmente, è troppo facile scivolare ed è sempre difficile camminare in salita dopo la pioggia o il gelo. 

I: Che significato ha per te la parola “pregiudizio”. 

Z: Significa odiare le persone con determinate caratteristiche, ad esempio la vecchia signora italiana che abita di fronte a casa mia odia le persone di colore, segretamente anch’io, perché le ho sempre trovate molto pericolose. 

I: Quando ti presenti con una nuova persona, quanta importanza dai alle prime impressioni? 

Z: Do molta importanza alla prima impressione, le persone anziane come me hanno visto così tanti tipi di persone diverse che mi sono fatto un mio giudizio. 

I: Secondo te quanto il pregiudizio influisce tra la rete d’interazioni della città di Perugia? 

Z: Sì, alcune aziende e progetti edilizi assumono raramente stranieri, cosa che capisco perché quando ho iniziato a lavorare in Italia, ho fatto molti scherzi ed errori a causa della lingua, che hanno ritardato il lavoro dei miei colleghi. 

I: Quali sono secondo te, le caratteristiche che influenzano il nostro giudizio e il comportamento verso gli altri? 

Z: Penso che siano il comportamento e l’occupazione. Se qualcuno non ha un lavoro un reddito ed è sempre rumoroso e ubriaco, è davvero fastidioso! 

I: Nella vita di tutti i giorni sei sempre riuscita\o a manifestare quello che realmente sentivi di essere? 

Z: Che cos’è? Non riesco a capire questa domanda, mi dispiace. 

I: Secondo te in che modo l’età di una persona pregiudica la sua competenza lavorativa? 

Z: Una persona giovane ha un cervello flessibile ed è paziente, ma una persona anziana può essere impaziente.

 I: Vi siete imbattuti in situazioni in cui le persone sono trattate in modo diverso a causa del loro credo religioso? 

Z: No, non ho una religione, è troppo fastidioso.

I: Quali pensi che siano gli stereotipi più diffusi nell’ambiente che frequenti? 

Z: Penso che sia stare alla larga dalle persone che sembrano pericolose. 

I: Quanto l’immagine del genere maschile e femminile trasmesso dai mass media ha inciso sulla costruzione e consapevolezza della tua identità? 

Z: Non ha avuto un grande impatto su di me. 

I: Che atteggiamento ha la società nei confronti di persone che vivono con la propria unicità la propria identità di genere? 

Z: Penso che Perugia sia abbastanza inclusiva, alcuni dei miei inquilini sono due coppie di ragazze o due coppie di uomini. 

I: Sei stato giudicato o discriminato almeno una volta nella tua vita? 

Z: Prima, mentre tornavo a casa, un italiano ubriaco ha continuato a seguirmi e ad insultarmi verbalmente f inché non sono arrivato alla porta di casa, dove continuava a imprecare. Si è persino mosso per cercare di lanciarmi addosso una bottiglia

 

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